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Castellazzo Bormida (Al)

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Quasi alle porte di Alessandria, da cui dista solo 10 chilometri in direzione sud, sulla destra del fiume Bormida nei pressi della sua confluenza con l' Orba, Castellazzo è l'antica Gamondium, sicuramente centro di epoca romana, anche se nel suo nome il suffisso "mund", che significa tutela, è di chiara derivazione longobarda. Della sua storia millenaria Castellazzo Bormida conserva numerose testimonianze. Il centro, ancora raccolto idealmente nel tracciato poligonale delle antiche mura, ha conservato l'impianto caratteristico del borgo medioevale. Delle sue torri, citate anche nello stemma araldico del paese, ne rimangono due: una Torre di forma cilindrica, risalente alla prima cinta medioevale, e la Torre dell'Orologio, a pianta semicircolare e ora aperta su un lato, unica superstite delle fortificazioni volute da Ludovico il Moro. Interessante è il turrito Castello che fu degli Spinola, circondato da un parco.
A Castellazzo si può andare anche in cerca di arte sacra. In paese c'è la Chiesa di San Martino romanico-gotica con un tipico portale affiancato da leoni e due campanili, di stile ed epoche differenti, ma la vera "perla" è la Chiesa della Trinità da Lungi, a sud-est dell' abitato, in direzione di Casalcermelli, in aperta campagna.
L'edificio, che risale nelle parti originarie al 1100 e appartenne all' Abbazia cistercense del Tiglieto, è uno tra i più cospicui monumenti romanici della provincia. Ancora in paese due altri edifici sacri richiamano l'attenzione: la chiesa barocca dedicata a San Carlo e il Santuario della Beata Vergine della Creta.

(fonte:Il Piemonte paese per paese Bonechi Editore)