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Agliano Terme (At)

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Nel sud dell'Astigiano, a 19 chilometri dal capoluogo, sorge Agliano, posto su un colle tra le valli del Tiglione e del Nizza in posizione piacevolmente panoramica. Il suo nome, di origine romana (dal gentilizio Allius), appare nei testi medioevali sin dal 933 come Alljanus, poi come Aglanus. La sua origine latina è suffragata da alcuni reperti archeologici ritrovati in loco, come ad esempio la lapide incisa in onore di Antonio Scapula, forse lo stesso inviato in Britannia verso la metà del I secolo d.C. per sedarvi un'insurrezione. L'iscrizione fu rinvenuta nelle fondamenta dell'antichissima Chiesa di San Michele e in seguito murata in quella di San Sebastiano e Bovo. Ma è certamente il Medioevo l'epoca che gli storici di Agliano giudicano di maggior interesse.
Sulla piazza del paese, da cui si gode un suggestivo panorama sul Monferrato e sulle Langhe, sorgono due chiese: la prima che si incontra è la Parrocchiale di San Giacomo Maggiore, costruita per sostituire le tre precedenti intitolate a San Pietro, a San Gaudenzio e a San Michele, soppresse per scarsità di popolazione. La chiesa venne riedificata nel 1657 dalla comunità dopo la distruzione dell'edificio precedente, avvenuta per mano degli spagnoli. Al suo interno spiccano numerosi altari in marmi policromi, eretti verso la metà del Settecento. A nord, verso il comune limitrofo di Montegrosso, nella frazione Molizzo, sorge su di un colle circondato da cipressi il Santuario dell' Annunciazione, di antica origine eremitale. Il nome dato alla frazione deriva certamente dalla denominazione che in passato aveva il Santuario, chiamato comunemente del Molisso o del Molise. La ragione di tale titolo è incerta, ma alcuni storici pensano possa essere collegata a qualche esponente della famiglia Giordano di Agliano che nel principato del Molise, nel regno di Napoli, ebbe incarichi ed onori.
Oggi Agliano è nota per le sue ottime sorgenti termali, la "Fons Salutis" e la "Fonte San Rocco", dalle quali sgorga acqua salso-magnesiaca alla temperatura di 13,8°. Se bevute, le sue acque sono altamente efficaci nei casi di malattie infiammatorie dell'apparato digerente, del fegato e delle vie biliari; se inalate sono salutari per le affezioni delle prime vie respiratorie. L'attività termale ha favorito negli ultimi anni un buon flusso turistico.

(fonte:Il Piemonte paese per paese Bonechi Editore)