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Colcavagno (At)

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Antico possesso della Chiesa  di Vercelli. Dotato di un forte, all'inizio del secolo XIII era infeudato ai signori di Cocconito. Ereditato in marchesato nel 1658, fu concesso infeudo ai Balbiano di Chieri, nel 1667 fecero ricostruire quasi interamente l'antico castello, trasformando. La chiesetta dei Santi Vittore e Corona , nel cimitero, è stata costruita nel XVII secolo su una fabbrica romanica preesistente (XII secolo). La chiesa parrocchiale, anch'essa dedicata ai Santi Vittore e Corona, è barocca (1680). 
 L'origine del nome secondo alcuni studiosi italiani e in particolare piemontesi è legato alla voce piemontese-monferrina "cavagna" ossia cesto.

Secondo altra corrente, partendo dalla storia del territorio Colcavagno propone la derivazione dal cognome romano Cavus donde fundus Cavannus, divenuto nome personale con le forme Cavanus,Cavannus,Cavannius e successivamente Colcavagno con il significato di area, corte, del romano Cavannus.

In effetti molti borghi monferrini derivano il nome dal primo capo-gens o capo-fara che scelse la propria abitazione su un determinato territorio sia esso romano (I sec. a.C. ) che germanico (sec.V-VII d.C.). Un documento del 6 dicembre 1003  riporta che Gualfredo del fu Arimondo vende una terra presso Scandeluzza che si trova vicino al castello detto Corte Cavani.