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Cunico(At)

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Situato su una dorsale collinare dominante la valle Versa, Cunico è circondato da un paesaggio in cui predominano la vigna e i prati; esso è raggiungibile dalla provinciale Castell' Alfero-Montiglio con una breve deviazione. L'origine del nome non è ben chiara, in quanto, secondo alcuni potrebbe derivare dal nome personale romano Acconius (oppure Connius), mentre altri preferiscono ricollegarlo al personale germanico Cuno: tuttavia si sono formulate ancora differenti ipotesi sostenute dall'estrema variabilità delle forme più antiche conosciute.
Appartenne prima del Mille a Manfredo, discendente dai conti di Vercelli, e ai suoi figli, ma fu nel 1014 confiscato dall' imperatore e dato in feudo ai vescovi della stessa città che poco dopo lo restituirono ai precedenti possessori. Nel 1164 l'imperatore ne concesse l'alta sovranità ai marchesi di Monferrato i quali, agli inizi del Trecento, lo infeudarono ai signori di Graffagno e, dopo alcuni anni, ai signori di Miroglio.
Nell' anno 1479, in seguito alla morte degli ultimi discendenti di questa casata, venne dato a Giacomo Boetti, la cui famiglia lo ebbe fino al 1622, quando Gabriele lo vendette parzialmente ad Alessandro Grisella dei signori di Moncucco.
Nel secondo decennio del Seicento il paese ebbe a subire gravi danni in seguito al passaggio delle truppe impegnate nella guerra di successione del Monferrato.
Fra le cose notevoli si segnala la Parrocchiale di San Bartolomeo, situata nel centro dell' abitato: si tratta di una costruzione barocca con un bel campanile della stessa epoca. La facciata tuttavia è stata rifatta di recente (nel 1952), in occasione del restauro che ha interessato l'intero edificio.
(fonte:Il Piemonte paese per paese Bonechi Editore)