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Moncucco To.se (At)

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da www.panoramio.com

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Moncucco Torinese, così chiamato per la sua posizione geografica che lo incunea nel territorio della vicina provincia, appartiene tuttavia da secoli alla provincia di Asti, in epoca sabauda molto più estesa dell' attuale in direzione nordovest.
Il paese è situato su una elevata collina e si distende intorno all' antico Castello e alla Parrocchiale, non molto distante da esso: è raggiungibile da Asti, da cui dista circa quaranta chilometri, attraverso la statale per Chivasso e la provinciale Gallareto-Chieri, con deviazione a Castelnuovo Don Bosco oppure a Moriondo Torinese. La stazione ferroviaria più prossima è quella di Chieri (collegata con Torino) oppure di Villanova, sulla Asti-Torino.
L'origine del toponimo, attestato anche in altre zone del Piemonte, non sembra dare adito a dubbi, in quanto sembra da scartare l'ipotesi di un collegamento di "monte" e un nome personale romano Coccus essendo molto più probabile che al primo termine si debba invece aggiungere una radice simile tardo latina nel significato di tondeggiante, il che corrisponde perfettamente alla situazione del luogo.
Le prime notizie storiche dimostrano la sua appartenenza ai Monferrato, ma alla metà del X secolo l'imperatore Ottone I lo concesse in feudo ad Aimone, conte di Vercelli, e ai suoi discendenti che lo terranno fino al 1100 allorché pervenne a un ramo dei Radicati che prenderanno il nome dalla località da essi dominata. Questi ultimi, pur facendo atto di sottomissione dapprima al comune di Chieri e successivamente al marchese di Monferrato, rimarranno i feudatari di Moncucco fino al XV secolo, per essere poi sostituiti dai Solaro e poi ancora dai Grisella i quali lo terranno, sia pure a titolo non esclusivo, fino alla metà del Seicento, quando lo vendettero agli Scarampi, da cui passerà infine ai Cardè e ancora ai Carron. A testimoniare le vicende storiche del luogo rimane il poderoso Castello, restaurato di recente, a pianta irregolare con torre nei pressi dell' entrata e con altre opere difensive nel lato nord-est: sebbene rimaneggiato in epoca settecentesca, mantiene ancora in parte l'aspetto medioevale, soprattutto nel lato settentrionale.
Un altro castello è ancora presente in località Pogliano, ma le sue condizioni sono allo stato di rudere, in quanto è visibile solo uno dei muri oltre a una grande fossa, utilizzata un tempo come cisterna.
La Parrocchiale di San Giovanni Battista è situata sopra il bastione esterno eretto intorno al castello ed è di antica origine, sebbene l'aspetto attuale sia più recente, in quanto l'interno, con un bell'altare barocco, risale al XVII secolo; la facciata, ornata da quattro imponenti semicolonne, risale all'Ottocento, ed è di aspetto neoclassico.
Il campanile sorge a qualche distanza dalla chiesa e in passato era la torre civica: vicina ad esso sorge la Chiesa di San Michele, già della confraternita omonima, di impronta barocca.

(fonte:Il Piemonte paese per paese Bonechi Editore)