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Montaldo Scarampi (At)

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A diciassette chilometri da Asti, in posizione panoramica tra i vigneti delle colline a sinistra del torrente Tiglione, Montaldo Scarampi è tra i primi comuni che si incontrano percorrendo la strada provinciale che da Isola d'Asti conduce in territorio alessandrino.
La citazione del "ioeo Monteaito" si trova per la prima volta in un documento datato 984 e il nome deriva chiaramente dalla posizione eminente del paese; il determinante invece allude alla potente famiglia di banchieri astigiani che detenne il feudo sin dal XIV secolo.
Nel Medioevo il castello, oggi scomparso, e il villaggio appartennero al contado di Loreto. Poi il luogo fu conteso tra il comune di Asti, i marchesi del Monferrato e quelli di Incisa, che nel 1339 lo vendettero agli Scarampi.
Nel 1636 Montaldo fu saccheggiato e distrutto dalle truppe di Filippo da Silva, inviato dal marchese di Leganes a devastare i territori allora soggetti al duca di Savoia Vittorio Amedeo I. Nel 1641 il paese fu teatro dello scontro tra francesi e spagnoli nella guerra civile piemontese. In epoca a noi più vicina, il comune fu tra quelli in cui nacque il movimento contadini sta, che divenne partito nel 1921, e l'anno seguente sorse, nella frazione Collina Forni, la prima e unica "Casa del contadino".
Durante la seconda guerra mondiale Montaldo fu poi tra i primi comuni monferrini a costituire il Comitato di liberazione nazionale ed entrò nella repubblica partigiana dell' alto Monferrato.
La Parrocchiale dell' Annunziata, un tempo dedicata a San Ponziano, fu riedificata sul sedime di quella più antica nel 1884.

(fonte:Il Piemonte paese per paese Bonechi Editore)