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		     Robella(At) 
            
        
            Il territorio di Robella, posto all' estremità settentrionale 
              della provincia di Asti, si incunea fra quelle di Torino e di Alessandria, 
              nel loro punto di incontro, fra l'alto e il medio corso del torrente 
              Stura che forma la cosiddetta valle Cerrina: il comune comprende 
              infatti, oltre ad una serie di colline (su cui sono situati il capoluogo 
              e la principale frazione, Cortiglione) anche un tratto di valle, 
              con le frazioni Cavallo Bianco e Cavallo Grigio, dove sono concentrate 
              le attività industriali e artigianali. 
              La prima attestazione del toponimo, nella forma Rovorbella, 
              suggerisce la più probabile etimologia, che fa risalire il 
              nome al termine latino robur, cioè rovere, quercia. 
              La località risulta infeudata da prima dell' anno Mille ai 
              Radicati di Cocconato: costoro detennero il dominio del paese per 
              un lunghissimo periodo di tempo, pur cedendo talora (ad esempio 
              nel XIV secolo) l'alta sovranità ai marchesi di Monferrato. 
              Alla fine del XVI secolo essi, sottomettendosi ai Savoia, conservarono 
              tuttavia i propri diritti feudali e li mantennero fino al principio 
              dell' Ottocento allorché, morto il conte Eustachio Radicati, 
              passarono per eredità ai Nicolis di Robilant. Sulla sommità 
              del colle, circondato dall'abitato di Robella, sorge l'imponente 
              Castello, a pianta irregolare, probabilmente di origine trecentesca, 
              ma ampiamente rimaneggiato fra il XVI e il XVIII secolo per adattarlo 
              a residenza signorile. È preceduto da uno scenografico scalone 
              a due rampe ed è sormontato da una torre su cui Carlo Bernardo 
              Mosca, autore della scalinata, eresse nel 1823 una incastellatura 
              in ferro destinata ad ospitare una specola. Intorno al castello 
              vi è un ampio parco. con grandi viali e piante di pregio. 
              Nei pressi dell'ingresso al maniero è situata la Parrocchiale 
              di San Giacomo apostolo, di antica fondazione ma più volte 
              rimaneggiata. Oggi l'edificio sacro si presenta con una semplice 
              facciata di impronta ottocentesca, mentre il campanile in cotto 
              conserva l'impronta barocca. All' estremità sud dell' abitato 
              sorge l'interessante Chiesa di San Francesco, in stile barocco, 
              mentre in frazione Cortiglione sorge la Parrocchiale di Sant'Eusebio. 
               
              (fonte:Il Piemonte paese per paese Bonechi Editore)  
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