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San Martino Alfieri(At)

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da www.panoramio.com

Vicino a San Damiano, con il quale confina a sud-ovest, su una collina, sorge San Martino Alfieri, ricco di storia e di monumenti. La carta più antica che lo riguarda risale al 1020, in cui è menzionato il nome Sancti Martini, a cui era unito "Astensium". Nel secolo XVII, con l'acquisizione del feudo da parte degli Alfieri di Sostegno, venne aggiunto il nome dei nuovi signori, i quali fecero della loro residenza una "villa di delizie".
A dominare il centro abitato, che si snoda lungo la via principale, è il Castello barocco situato in piazza Alfieri. Anticamente il castello di San Martino era di proprietà dei Solaro, che nel 1237 ne avevano ricevuto l'investitura. Nel 1603 una parte del castello venne ceduta a Giorgio Andrea di Busca, signore della Rocchetta. Nel 1621, infine, grazie a una donazione di Carlo Emanuele I, il territorio di San Martino passò a Cesare Alfieri, capostipite della nobile famiglia. Con il figlio di Cesare, Carlo Antonio Massimiliano, ebbe inizio il rinnovamento in chiave barocca del castello, e, in parte, del paese. Tra il 1696 e il 1721 l'ingegnere Antonio Bertola, eseguì importanti lavori nel castello e nella piazza antistante. Ad abbellire i saloni vennero chiamati stuccatori assai noti all' epoca: il Mendrisio, il Cremonino e il Catenazzi. Con ogni probabilità, nel 1760 vi fu anche un intervento di Benedetto Alfieri, che circoscrisse la sua opera alle ali laterali del palazzo. Nel secolo successivo l'attenzione dei committenti si indirizzò alla trasformazione del giardino: da giardino all' italiana, si passò all' allestimento di un vero e proprio giardino all' inglese.
Nel 1828 giunse a San Martino l' architetto Melano, il quale modificò la facciata sud del palazzo e costruì per il centro abitato la nuova parrocchiale e il municipio. Lo stile innovativo della Parrocchiale dei Santi Carlo e Maria colpì favorevolmente il Casalis, che scrisse: "Lo stile di questo monumento è della più grande semplicità greca: la volta offre un bel dipinto a fresco che rappresenta la gloria di San Carlo, lavoro del signor Gaspare Pasqualini, sulla facciata sta un grandioso peristilio, composto di colonne doriche". Vi si conserva un po/ittico di Defendente Ferran.
Oltre alla parrocchiale segnaliamo la barocca Chiesa della Santissima Annunziata, già dei Battuti Bianchi, oggi sconsacrata e adibita a sala parrocchiale. Fra le cappelle campestri ricordiamo quelle di San Rocco, San Carlo, San Giuseppe, San Defendente e dell' Assunta. Nel 1993 fu beatificato Giuseppe Marello, vescovo di Acqui (1844-1895), cittadino di San Martino fino all'età di 26 anni.

(fonte:Il Piemonte paese per paese Bonechi Editore)