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            da Immagini di Torino d'Altri Tempi (La Stampa) 
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          Monumento all'Arma di Artiglieria 
             Arco monumentale dedicato all'Arma di Artiglieria, 
              situato all'ingresso del Valentino all'incrocio del viale Virgilio 
              col corso Vittorio Emanuele II, presso il ponte Umberto I. Opera 
              delloscultore Pietro Canonica, fu eretto per sottoscrizione nazionale 
              e donato alla città di Torino, culla dell'Artiglieria Piemontese. 
              Fu inaugurato alla presenza dei sovrani il 15 giugno 1930. 
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          |   Ponte Umberto 
              I e vecchio ponte in ferro Altre 
              immagini   |  
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			 |  Prima del ponte Umberto I vi era un ponte in ferro dove che per 
              passare si doveva pagare un pedaggio |  
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             da Immagini di Torino d'Altri Tempi (La Stampa) 
             
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             Opera degli ingegneri fiorentini Micheli e Ristori, 
              è a tre arcate semiellittiche, le laterali di 30metri e la 
              centrale di 32 metri, lungo 130m e largo 22. Quando il 26 maggio 
              1907 fu inaugurato il ponte monumentale, alle sue testate mancavano 
              le statue decorative(prima foto) che vennero posate il 20 settembre 
              1911 raffiguranti il Valore (a sinistra) e la Carità (a destra) 
              opere dello scultore Luigi Contratti e dalla parte di corso Moncalieri 
              quelle dell'Industria e dell'Arte, opere dello scultore Cesare Reduzzi. 
              
                  
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            Piazza Crimea , sul confine invisibile fra la città 
              e la collina, la piccola e discreta piazza con il monumento ai caduti 
              nella guerra di Crimea, opera di Luigi Belli 1892. 
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            Corso Fiume, il corso che porta dal ponte Umberto I a piazza Crimea.
			
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            Idroscalo sul Po Altre 
              immagini   |  
	
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          Idroscalo sul Po della linea aerea di idrovolanti 
              Torino-Pavia-Milano-Venezia-Trieste inaugurata il primo aprile del 
              1926 con l'idrovolante "Cant 10 ter" pilotato dal Generale 
              Balzani.  | 
         
	
          
              
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          Il percorso da Torino a Trieste di km. 575 
              veniva coperto in tre ore e mezza di volo effettivo ed il biglietto 
              costava 375 lire. Il prezzo era piuttosto alto se si considera che 
              uno stipendio medio-alto di allora corrispondeva all'incirca al 
              medesimo importo.  | 
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          La società che aveva finanziato ed organizzato 
              il collegamento aereo era la S.I.S.A. (Società Italiana Servizi 
              Aerei) dei fratelli Cosulic di Trieste. Tale società mantenne 
              i collegamenti fino al 1934, anno in cui venne assorbita dalla S.A.M. 
              (Società Aerea Mediterranea).  | 
          
      
        
           
            Via San Secondo  | 
         
            
              via San Secondo  | 
           
Chiesa di San Secondo  | 
         
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        | Italia '61 |  
          
            
              
              
              da Calendari Piemontèis Ed. Il Punto Piemonte 
              in Bancarella
             
               
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             A 
              celebrare il centenario dell'Unità d'Italia, Torino organizza 
              "Italia '61", una mostra storica disposta nel gigantesco 
              Palazzo del Lavoro, nel Palazzo delle Mostre, definito "a vela" 
              per la foggia della sua copertura, modellata appunto in forma di 
              vela marina, e nei 20 padiglioni delle Regioni d'Italia. Il tutto 
              disposto lungo le vicine sponde del Po, in zona Millafonti, che 
              nel 1600 fu luogo di svaghi e feste campestri del duca Carlo Emanuele 
              I. Particolare curiosità suascita, tra i molti visitatori, 
              il Circarama, l'avveniristico schermo cinematografico circolare, 
              dal quale gli spettatori sono letteralmente circondati dalle immagini; 
              la Monorotaia, un breve tratto di ferrovia aerea che percorre l'Esposizione 
              in tutta la sua lunghezza, viaggiante a cavalcioni di un binario 
              incorporato in una trave di cemento armato, sorretta da pilastri; 
              la funivia, con cabine biposto, che attraversando il Po congiunge 
              Italia '61 al Parco Europa di Cavoretto. Purtroppo non ottenne il 
              successo sperato e deluse le aspettative dei torinesi. Ora che le 
              Olimpiadi della Neve ricreano a Torino il clima festoso dei grandi 
              avvenimenti, è bello che il più originale degli edifici 
              costruiti per Italia '61, il Palazzo a Vela (rinnovato) sia stato 
              scelto come sede di gara di due discipline olimpiche: il Pattinaggio 
              di Figura e lo Short track. 
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             Slide show 
              da www.italia61.it (1' 20") 
                
                           
             
              
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             Reportage 
              da Archivio Luce (7' 17") 
                
                           
             
              
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             Corteo Storico per Italia '61 
              da Archivio Luce (37") 
                
                           
             
              
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          Mercati Generali Ortofrutticolo(via 
                Giordano Bruno)  | 
         
       
	
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              da Immagini di Torino d'Altri Tempi (La Stampa) 
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            | Una inquadratura della zona dello Stadio comunale alla fine degli 
              anni Trenta del Novecento. Oltre agli impianti sportivi si vedono 
              i grandi edifici dell'Ospizio Poveri Vecchi e sullo sfondo la Fiat 
              Mirafiori. Impressionante la quantità di terreni liberi, 
              che intorno al 1960 saranno tutti completamente edificati.
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          Sulle guide Paravia del tempo(1940) così 
              era definito lo Stadio Comunale: "Grandiosa costruzione in 
              cemento armato, fra le più ampie d'Europa, adatta per tutti 
              gli sport e completata da ampie piscine coperte e scoperte. Inaugurato 
              nel 1933" | 
          
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          | Veduta aerea in una giornata di campionato negli anni '60 | 
          Questo invece è l'ex Stadium che era posto in corso Vinzaglio nel 1930, demolito poi per l'avvento del Comunale  | 
         	
		   
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